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54° Rally del Friuli Venezia Giulia – Alpi Orientali

54° Rally del Fvg e 23° Rally Alpi Orientali Historic, 30-31 agosto e 1 settembre 2018
Sarà all’insegna del rinnovamento ma anche della tradizione, il 54° Rally del Friuli Venezia Giulia – 23° Rally Alpi Orientali Historic. In programma nella sua classica collocazione al termine delle ferie, il 30-31 agosto e 1 settembre, l’evento organizzato e gestito dalla Scuderia Friuli ACU è nel pieno del periodo delle iscrizioni, avviate il 10 luglio, con scadenza il  22 agosto (una settimana prima della disputa della gara stessa) e sarà la sesta prova del FIA European Historic Sporting Rally Championship, quarto dei sei round che compongono il Campionato Italiano WRC (Ciwrc) ed anche sesto round della serie Tricolore Nazionale sempre per auto storiche (Ciras).  I dettagli tecnici di gara evidenziano due giornate di sfide, otto prove speciali per la gara tricolore del Ciwrc (117,640 km di prove, il 29,3% dei 400,950 del percorso totale), nove per quella “historic”, che avrà un percorso dallo sviluppo complessivo pari a 375,940 chilometri, dei quali il 35 per cento è costituito dal 132,550 chilometri dei tratti cronometrati.

Da Cividale al Città Fiera di Martignacco

Sono stati definiti tutti i dettagli, confermando quei tratti forti e marcati di uno degli eventi di corse su strada più longevi in Italia ed in Europa e per questo anche tra i più amati sia dai piloti che dagli appassionati. Quest’anno il Rally del Friuli-Alpi Orientali proporrà la grande novità di fare ritorno verso Udine, a Martignacco, venendo ospitata nelle ampie e funzionali strutture di Città Fiera, dove saranno allestite la Direzione Gara, Segreteria e Sala Stampa, oltre alle partenze ed all’area assistenza.

I caratteri del percorso

La giornata del venerdì vedrà nella mattinata i concorrenti impegnati in verifiche e shakedown, quest’ultimo ricavato tra i comuni di Fagagna, Moruzzo e Martignacco partendo dal famoso Castello di Villalta. Nel pomeriggio i concorrenti del Rally Alpi Orientali Historic, si sfideranno per ben due volte nella prova di Porzus di vecchia memoria, un piacevole ritorno al passato; le auto moderne vi correranno per una volta sola per poi raggiungere la consueta prova nel centro di Gemona del Friuli a ricordo del tragico terremoto del 1976 in cui l’automobilismo agonistico ebbe una parte importante nella pagina della ricostruzione.

Si ritorna poi a “Città Fiera” per riposare ed iniziare nella giornata del sabato, l’impegnativa tappa nelle Valli del Natisone che hanno abbracciato affettuosamente da tempo il Rally del Friuli Venezia Giulia. Tutto resta come nel 2017 le prove e la sequenza sia per le moderne che per le storiche. Qualche piccolo cambiamento per il riordino delle auto storiche con l’istituzione della novità del parco assistenza ubicato a San Pietro al Natisone.

Alla fine del secondo giro, prima della sfilata udinese, il classico appuntamento alla gelateria-pasticceria “Paradiso dei Golosi”, sempre a San Pietro, per il famoso assaggio della coppa di gelato ispirato dal fatto che tutti i piloti corrono per la “coppa”. Via, poi, verso Udine. A conclusione di questo 54° “moderno” e 23° “storico” rally che porterà ancora una volta il territorio friulano sotto gli occhi dell’Europa. Lo scorso anno, la prova valida per il tricolore WRC vide la vittoria, la quarta stagionale, per i bresciani Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) che si aggiudicarono anche il Campionato.

 

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